PRIMI PASSI


1. L'idea imprenditoriale
2. Il business plan
3. La forma societaria
4. Le procedure amministrative
5. Una guida per l'individuazione delle spese
6. Come ottenere i finanziamenti


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1. L'idea imprenditoriale
Rappresenta il punto di partenza dell'intero processo di creazione d'impresa e consiste nell'individuare una possibilità di inserirsi nel mercato offrendo quei beni e/o servizi la cui domanda non è soddisfatta, innovando un prodotto già esistente oppure offrendo beni totalmente nuovi. Ciò che comunque occorre tener presente è la necessità che l'idea imprenditoriale, per poter essere considerata di successo, debba evidenziare un plus rispetto alla tipologia dei bisogni esistenti o potenziali ed alle modalità seguite dalle imprese per soddisfarli: in altre parole, l'idea imprenditoriale deve avere un contenuto d'innovazione che non implica necessariamente l'adozione di nuovi processi o nuove tecnologie, ma può anche tradursi nell'applicazione di nuovi modelli organizzativi, nella scoperta di nuovi mercati di sbocco o nella realizzazione di nuove proposte di commercializzazione che rendono più competitivo un determinato prodotto sul mercato. Per definire un'idea imprenditoriale esistono diverse possibilità:
· Si può iniziare un'attività nota e, quindi, produrre un bene o servizio già presente sul mercato collocandosi in una nicchia di mercato ancora da coprire, oppure attraverso un'organizzazione produttiva più efficiente o una combinazione di scelte di marketing più efficaci, ecc.
· Si possono utilizzare nuove tecnologie o nuove applicazioni di tecnologie in attività note che siano in grado di migliorare dal punto di vista qualitativo e/o economico il processo di produzione.
· Si può mirare all'innovazione di prodotto che presuppone la scoperta di nuovi spazi di mercato o l'individuazione di un bisogno da soddisfare attraverso un nuovo bene o servizio.
Per trasformare l'idea in un'iniziativa imprenditoriale è necessario valutare la coerenza tra il potenziale business cui essa può dar luogo e le caratteristiche del futuro imprenditore per poter individuare gli eventuali fattori di successo ed i profili professionali e personali richiesti. In sostanza ciò che si deve verificare è:
· l'esistenza di un mercato potenziale per il prodotto o servizio oggetto dell'idea, ovvero l'esistenza di un bisogno da soddisfare per un numero sufficientemente ampio di consumatori;
· la potenzialità competitiva insita nell'idea, attraverso un esame comparativo tra i possibili prodotti concorrenti volto ad evidenziare per ciascuno di essi gli eventuali punti di forza e di debolezza e ad individuare le opportunità che l'iniziativa potrebbe cogliere una volta divenuta operativa;
· la disponibilità delle risorse necessarie per la sua realizzazione;
· la sua potenziale redditività.
La verifica dell'idea imprenditoriale può essere effettuata in modo superficiale o approfondito, ma spesso è opportuno effettuare entrambi i riscontri e ciò sia per consentire una graduale maturazione degli aspetti progettuali connessi all'idea, a seguito di processi dinamici di apprendimento da parte dello stesso futuro imprenditore, e sia per evitare l'impiego di risorse dispendiose nella realizzazione immediata di studi di fattibilità esecutivi.


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2. Il business plan
Il business plan è lo strumento attraverso il quale si realizza una descrizione dettagliata di come sarà organizzato il lavoro dell'impresa negli aspetti produttivi, commerciali, finanziari, amministrativi. La parte descrittiva è supportata da una sezione numerico-contabile che contiene le previsioni di conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario per gli anni immediatamente successivi alla data di redazione. Il business plan è generalmente redatto da un commercialista; alcune Camere di Commercio, uffici comunali ed uffici delle Provincie forniscono questo servizio gratuitamente o a condizioni agevolate.
Leggi la guida di Impresando ad una corretta compilazione


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